La vita speciale di Marie Curie
di Ester Osondu, Classe 3J, IIS Di Vittorio – Lattanzio, Roma
Questo saggio partecipa al concorso Hansel e Greta. Il vincitore verrà designato sulla base del numero di voti ricevuti e della valutazione da parte di una giuria di qualità. Le votazioni partiranno il 15 giugno 2020. Per votare cliccare su questo link, selezionare il tema desiderato e cliccare sul pulsante “vota” in fondo alla pagina.
La storia della fisica e della chimica deve riservare un posto di grande rilievo ad una donna, per l’importanza delle sue scoperte e per la sua dedizione alla ricerca. Questa donna, Marie Curie, ha anche ottenuto i più importanti riconoscimenti riservati agli scienziati a livello mondiale.
Maria Salomea Sklodowska, è nata il 7 novembre 1867 a Varsavia ed è morta il 4 luglio 1934 a Sancellemoz di Passy in Francia, conosciuta anche come Marie Curie, è stata una chimica e fisica polacca naturalizzata francese.
Marie Curie è l’unica donna tra i quattro vincitori di più di un Nobel e, insieme a Linus Pauling, l’unica ad averlo vinto in due aree distinte. In Polonia le donne non erano ammesse agli studi superiori. Lavorò come governante per pagarsi gli studi in Francia. Si trasferì a Parigi e nel 1891 iniziò a frequentare la Sorbona, dove si laureò in fisica e matematica. Nel 1895 sposò Pierre Curie, un fisico e matematico. Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere studi sulle sostanze radioattive, che da allora rimasero al centro dei suoi interessi. Le sue analisi si concentrarono sulla pechblenda, un minerale grezzo che contiene uranio e torio, un altro elemento radioattivo, estratto dalle Miniere dei Monti Metalliferi dell’odierna Repubblica Ceca. La pechblenda risultava tuttavia molto più radioattiva rispetto alla quantità di uranio e torio presenti.
Nel luglio 1898 Marie e Pierre Curie identificarono nella pechblenda una sostanza 300 volte più attiva dell’uranio: il polonio, chiamato così in onore delle origini della scienziata. Pochi mesi dopo, i coniugi informarono l’Accademia delle Scienze di aver individuato nella pechblenda una nuova sostanza, 900 volte più radioattiva dell’uranio: il radio.
Nella sua attività di ricerca osservò il comportamento dell’uranio in diversi composti e in diverse condizioni, scoprì così che la radiazione era una proprietà atomica caratteristica dell’elemento uranio, quindi la chiamò radioattività.
Il suo lavoro è ancora importante perché ha scoperto la radioattività in alcuni elementi chimici, e l’unità di misura che rileva la radioattività degli elementi porta il suo nome (il curie). Marie Curie fu la prima donna a insegnare nella prestigiosa Università La Sorbona di Parigi, con una cattedra di fisica generale, Marie Curie fu anche la prima donna a vincere due premi Nobel (primo Nobel nel 1903 per la fisica e secondo Nobel nel 1911 per la chimica). La sua figura è un esempio da seguire per tutte le donne che studiano con tenacia e passione e aspirano, con le loro scoperte volte al bene dell’umanità, ad ottenere un premio prestigioso come il Nobel.
credits immagine: https://www.robadadonne.it/612/marie-curie-premio-nobel-per-la-fisica/
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